L’Italia è in declino totale quasi definitivo, tenuta in vita artificialmente da continui rifinanziamenti del debito pubblico ormai diventato di proporzioni gigantesche ed insostenibili.
L’unica cosa che potrebbe salvarla sarebbe una svolta in ordine liberal-liberista e turbo capitalista.
Non è invero che questo paese ha dei prodromi di socialismo reale davvero paurosi.
Inutile negarlo, chi lo nega l’evidenza stessa della natura di questo paese.
Pensando a noi, a chi siamo, da dove veniamo e cosa vogliamo, direi che sarebbe arrivata anche l’ora di smetterla di essere timidi e di cercare apparentemente con dubbi personaggini quali Renzi e Calenda.
Se siamo democratici e liberali, dovremmo far prevalere questa seconda condizione, che in Italia a conti fatti, non esiste e non è mai esistita.
Esistono però cinque milioni di partite IVA quale bacino d’utenza di potenziale elettori che potrebbero votarci se ci presentassimo alle elezioni con un programma politico chiaro e netto senza dubbi alcuni.
Ovvero ripetere senza se e senza ma, l’esperienza di Fermare il Declino di ormai più di 11 anni fa.
Oggi ve ne sono le condizioni ancor più di allora: conti pubblici più disastrati e più disaffezione alla politica, al populismi, ai socialismi di destra e di sinistra, che permano questo paese e che l’hanno portato ad essere lo zimbello d’Europa.
La mia proposta netta è: svolta super liberale e turbo liberista.
Con 3, massimo 5 punti di slogan liberal-populisti per portarsi a casa gli elettori, venire votati e mettere le mani nei gangli del potere disarticolandoli e cercando di salvare questo infimo paese.
So che molti di voi credono sia eresia, pura follia un’idea del genere, che parecchi voi considerano inattuabile.
Esattamente come lo si pensava, deridendoli, dei grillini di 15 anni fa, che invece poi hanno preso il potere, fatto poi rivelatosi inutile perché erano (e sono) degli incapaci.
Invece io ed un manipolo di altri amici silenti, siamo estremamente e totalmente convinti che questa sia l’unica via possibile ed immaginabile (anche per test di marketing politico già fatti).
È lì il nostro target, è lì il nostro potenziale elettorato che ormai non vota più da quasi dieci anni e va ad ingrossare le fila dell’astensione.
Crediamoci tutti e portiamo avanti questo percorso senza indugi, perché sennò è e sarà completamente inutile fare altro moderatismo doroteo, così come lo stiamo facendo ora.
I miei due centesimi.
Pasquale Caterisano