Libdem per gli Stati Uniti d’Europa
Ecco i termini della nostra partecipazione alla lista Stati Uniti d’Europa, come discussi e concordati con le parti che partecipano al tavolo:
- impronta programmatica che tragga spunti dal Manifesto elettorale di Alde e dai valori sostenuti da Renew Europe;
- impronta identitaria di tipo federalista (Stati Uniti d’Europa come federazione, in opposizione alla visione confederale dei gruppi di destra Riformisti e Conservatori e Identità e Democrazia);
- lista inclusiva su tali presupposti, ma incentrata sui movimenti aderenti a Renew Europe e, in particolare, su Italia Viva e Più Europa, che sono i due movimenti più grandi;
- simboli dei partiti e movimenti partecipanti di pari dimensioni e visibilità;
- un capolista riservato a Libdem in una delle circoscrizioni dell’Italia del nord o in quella dell’Italia centrale;
- presenza per Libdem di Graham Watson in più circoscrizioni, in posizione diversa da quella di capolista;
- scambio d’intenti con Italia Viva per una costituente liberaldemocratica dopo le elezioni.
Cari amici, non possiamo escludere la presenza nella lista anche del PSI e di Volt, che non farebbero parte del gruppo di Renew Europe, ma che hanno partecipato ad alcuni tavoli invitati fin dall’inizio da Più Europa. Questi movimenti non hanno, però, ancora assunto una decisione definitiva.
Molto state leggendo sui giornali della presenza anche della Democrazia Cristiana di Totò Cuffaro e pure di Francesca Donato.
Oggi questa presenza ci è stata esclusa.
Giusto dirvi che, comunque, nessuno di loro si è mai seduto al tavolo.
Su Totò Cuffaro, in particolare, non vorremmo esprimerci con gli argomenti giustizialisti che stiamo sentendo, perché non è da noi e perché ha pagato il suo debito con la giustizia.
Politicamente, invece, non abbiamo mai mancato di marcare la grande differenza politica che corre fra noi e la DC, così come abbiamo fatto per il PSI e, seppur in minor misura, per Volt.
Su Francesa Donato, invece, abbiamo posto una pregiudiziale: il suo passato sovranista e euroscettico e le sue strizzate d’occhio al regime russo non la rendono in alcun modo, in alcuna misura, compatibile.
Come detto, però, oggi ci è stata esclusa la presenza di Cuffaro, di Donato e della DC nella lista.
Pur con alcune riserve, riteniamo questo risultato soddisfacente e in linea con il mandato conferito dall’Assemblea il 24/2.
Non si tratta della nostra prima scelta (lista unitaria di tutte le forze dell’area Renew Europe e solo di queste), ma, comunque, a poco più di un anno dalla nostra nascita, si tratta di una grande opportunità che potremmo condividere con due dei tre partiti italiani dell’area Renew Europe e che potrebbe consentire al nostro movimento di partecipare ad una campagna che – considerando il momento storico e ciò che accade alle nostre porte in Ucraina – diventa cruciale per il futuro dell’Europa.
Un nostro capolista e la presenza dell’amico Graham Watson ci consentirebbe di affrontare la campagna rivendicando in maniera diretta la nostra identità liberaldemocratica, il nostro simbolo acquisirebbe una visibilità che forse un anno fa non era pensabile e, per il futuro, gli intenti scambiati con la dirigenza di Italia Viva fanno ben sperare per la ripresa del percorso di costruzione di un più ampio partito liberaldemocratico o che si è interrotto bruscamente l’anno scorso.
Una cosa che vorremmo aggiungere noi: per noi questo deve essere un trampolino, non un punto di arrivo.
Come avete capito, la dirigenza propone l’adesione alla lista Stati Uniti d’Europa promossa da Emma Bonino nel corso della convention tenutasi a Roma il 24/2/2024.
Considerato lo scenario politico complessivo, gli scopi per cui siamo nati e la scelta della maggioranza della base degli iscritti di non starsene fuori da questa tornata elettorale, per la dirigenza si tratta della proposta politica più coerente.
Noi siamo nati per unire e non per dividere, per cui per noi la porta rimarrà sempre aperta ad Azione e ad altre forze politiche dell’area liberaldemocratica.
Sui territori lavoriamo con gli amici di Azione e Italia Viva e in molti comuni ci presenteremo assieme a entrambe per appoggiare candidati terzi rispetto ai tradizionali schieramenti.
Questo per dire che per noi l’obiettivo di creare un più grande partito liberaldemocratico cercando di coinvolgere tutte le forze dell’area rimane tutto: bisogna riportare sulla scheda elettorale quell’offerta politica che nel settembre 2022, in così poco tempo, intercettò l’8% dell’elettorato.
Noi avremmo voluto arrivare alle elezioni europee esattamente con questa offerta politica, con un nuovo partito unitario. Non è stato possibile. Ne abbiamo preso atto, non abbiamo cercato colpevoli e abbiamo iniziato a lavorare per indirizzare comunque il percorso verso quella meta.
Su queste premesse, la dirigenza ha ritenuto di non poter stringere accordi con chi (a torto o a ragione non importa) ha posto veti non supportati da motivazioni politiche. Si sarebbe trattato di una soluzione escludente, che è esattamente il contrario di ciò per cui siamo nati.
Nulla di personale (per noi non è mai personale), ma solo politica.
L’adesione all’invito di Emma Bonino e Più Europa (che è iscritta ad Alde come noi) è pertanto risultata la soluzione politicamente più naturale e più coerente con gli scopi per cui siamo nati e la scelta della maggioranza della base degli iscritti di non starsene fuori da questa tornata elettorale.
Avrete visto che la stampa già parla abbondantemente di questa lista e che il nostro nome è pure comparso nel corso del sondaggio presentato da Bruno Vespa a Porta a Porta, sondaggio che attribuisce alla lista un 4,7%.
Ciò, nonostante gli accordi non siano ancora chiusi e né la dirigenza di Libdem, né quella di Più Europa abbiano ancora ratificato la scelta all’interno dei propri movimenti.
Ma, come sapete, i tempi della politica sono velocissimi.
Ciò non significa che chi ha lavorato per arrivare sin qui (con “qui” che oggi significa il nostro movimento aderente ad Alde e menzionato dai sondaggi a poco più di un anno dalla sua nascita) dia tutto per scontato.
La dirigenza scelse a dicembre di riservare la decisione finale agli iscritti e per questo la prossima settimana la parola passerà a voi.
I lavori per la lista dovrebbero ultimarsi nella giornata di martedì prossimo, nel corso di una lunga riunione che vedrà tutti gli attori attorno a tavolo.
La Presidenza e la Segreteria faranno tutto il possibile per trasmettere agli iscritti dettagli maggiori prima della consultazione del prossimo week-end.
Un’ultima cosa. Molti iscritti hanno evidenziato con una certa sofferenza la presenza attorno al tavolo di forze politiche che non sono iscritte a Renew Europe. Parliamo del PSI e di Volt (perché noi la DC non l’abbiamo mai vista ai tavoli; se ci fosse stata non ci saremmo mai seduti).
Capiamo l’obiezione. Però Volt, per quanto ci riguarda, pur essendo un partito progressista, non stonerebbe all’interno della famiglia di Renew Europe, che vede anche l’adesione di molti movimenti europei di stampo più progressista (per dire, c’è una distanza di un certo rilievo fra i tedeschi di FDP e gli olandesi di D66).
Per il PSI, è vero, il discorso è diverso, perché si tratta di un partito che si ascrive ad un gruppo politico diverso, quello dei S&D. Noi abbiamo sottolineato in più occasioni tale incoerenza al tavolo e non crediamo che eventuali eletti del PSI si iscriverebbero a Renew Europe invece che a S&D.
Arrivati sin qui, questa stonatura politica, tuttavia, non ci è parsa ragione sufficiente per abbandonare il tavolo.
Non è detto che il PSI sciolga la riserva sulla sua adesione entro il nostro voto del prossimo week-end. Per cui è giusto che sappiate che la proposta politica su cui sarete chiamati ad esprimervi contemplerà, verosimilmente, l’adesione alla lista SUE di Libdem, Italia Viva, Più Europa, Volt e PSI, salve defezioni successive. Defezioni che non dovrebbero certo riguardare Italia Viva e Più Europa.
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Cari iscritti, cari amici tutti, nella consultazione tenutasi questa mattina 6/4/2024, in seconda convocazione, ha votato il 44,39% degli aventi diritto. Di questi, il 37,19% si è espresso a favore della relazione della Presidenza e della Segreteria, il 5,09% contro e il 2,11% si è astenuto. Rispetto ai votanti, la percentuali dei favorevoli è dell’83,79%, quella dei contrari dell’11,46% e quella degli astenuti del 4,74%. La proposta di partecipazione di Libdem alla lista Stati Uniti d’Europa è quindi approvata. a Presidenza e la Segreteria, anche a nome dei garanti e fondatori, ringraziano tutti gli iscritti per la partecipazione. La dirigenza intende tenere ben presente il dato politico che emerge dai voti contrari e dalle astensioni, ripromettendosi di dare il meglio e fare tutto il possibile affinché la proposta politica che in concreto emergerà dalla lista Stati Uniti d’Europa si mantenga coerente con gli obiettivi e i valori da cui prende le mosse la nostra azione. Il Direttivo verrà convocato presto per discutere e definire i termini della nostra campagna elettorale. Chi non avesse ancora rinnovato la sua tessera per l’anno 2024 può farlo al link sottostante. Ci aspetta un duro lavoro ed una campagna importante. Salvini e i sovranisti stanno organizzando la loro partecipazione al Congresso repubblicano che incoronerà Trump. I conservatori vogliono ridurre l’Europa a una conferderazione di Stati indipendenti. Putin prepara l’offensiva di primavera. L’Iran attaccherà probabilmente Israele. La Cina non rinuncia alle mire su Taiwan. Il terrorismo islamico si riaffacia in Europa. La paura e l’incertezza sono le nostre peggiori nemiche. Il coraggio è ciò che guiderà la nostra azione politica. L’Europa di domani e la sua capacità di resistenza dipendono dalle scelte e dal lavoro che sapremo fare oggi. C’è bisogno di tutti, c’è bisogno che chiamiamo a raccolta tutti i liberaldemocratici. Non è il tempo delle divisioni, è il tempo dell’unità. Ancora grazie. |
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