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Il contributo di Diana Severati

Sono intervenuta all’evento di gennaio come coordinatrice dei membri individuali ALDE, sostenendo la necessità di un soggetto unico in area con una lista unitaria come tappa di questo cammino.

Oggi intervengo semplicemente in qualità di iscritta a Libdem Europei, iscrizione che ho perfezionato a gennaio subito dopo l’evento.

I membri individuali ALDE oggi non esistono più: sono stati purtroppo cancellati dallo statuto ALDE al congresso di Stoccolma, al quale ero delegata in rappresentanza di tutti gli iscritti europei.

È stato davvero un brutto momento, non lo posso negare. Non sono stata pertanto presente al Council meeting di Bucarest durante il quale tra le nuove membership è stata votata quella di Libdem Europei.

Non conosco i dettagli ma l’adesione sembrerebbe equiparata a quella di un partito. È così? Secondo me oggi la trasformazione in partito non ha molto senso e snaturerebbe l’obiettivo con il quale LDE è nata, ovvero fungere da facilitatore del dialogo tra i partiti d’area per la creazione di un soggetto d’area.

Diventare partito oggi ed essere la quarta gamba in area quale valore aggiunto può portare se non accentuare la frammentazione già presente che ad oggi rischia di determinare nessun ed eletto in area, salvo ulteriori evoluzioni ed accordi in vista delle elezioni europee.

Allo stato attuale si profila all’orizzonte uno scenario che vede tre liste in area Renew Europe: +Europa con Stati Uniti d’Europa, Azione e Il Centro promosso da Renzi.

Qualora Libdem Europei scegliesse davvero di ufficializzare una trasformazione in partito quale ruolo potrebbe avere? Non abbiamo la forza certamente la forza di presentare una lista autonoma che superi la soglia di sbarramento.

Se guardiamo alla prossima scadenza elettorale l’unico auspicio è che davvero si riesca in extremis a costruite una lista unica con riferimento Renew Europe e per questo sarebbe importante che quante più persone si iscrivessero a più di un soggetto per rilanciare questo messaggio. Io personalmente sono iscritta a +Europa ed Italia Viva.

Non ci sono alternative vincenti rispetto ad una lista unitaria, marciare divisi per colpire uniti significherebbe invece non eleggere nessuno e disperdere i voti. I passi successivi dipenderanno poi molto dall’esito della consultazione e dagli ulteriori spazi che eventualmente si verranno a creare.

Rimango disponibile per un confronto costruttivo.

 

Grazie per l’attenzione.

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