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Il contributo di Luigi Tardella

Care amiche e amici, è indispensabile dimenticare ciò che ci divide e lavorare su ciò che unisce.

In Europa e in Italia è uno dei momenti più difficili e pericolosi per le democrazie liberali, che devono fronteggiare destre sovraniste e movimenti populisti. In Italia il progetto corporativo e statalista delle destre sta preparando una riforma costituzionale concepita per concentrare il potere e indebolire parlamento, presidente della repubblica e altri contrappesi di limitazione del potere.

Una prospettiva di democrazia populista e illiberale che fa orrore. Se i tre partiti che fanno riferimento all’area ALDE/Renew non riescono nemmeno a federarsi, è anche responsabilità dei personalismi di leader e militanti, di spinte identitarie, di micro-gruppi autonominantisi portatori di purezza.

Non c’è tempo per queste tendenze autolesioniste e suicide, fanno solo gli interessi del blocco di destra che da tempo ha imparato che è molto meglio fingere di essere tutti uniti in nome del potere.

Impegniamoci a fermare il fuoco amico e l’attacco identitario, troppo presenti nelle discussioni sui social di partiti e associazioni liberali, demotivanti e portatori di inutile manicheismo verso altri liberali e altre famiglie politiche con cui condividiamo i valori illuministi, dei diritti dell’uomo e sociali, della costituzione repubblicana.

Lasciamo il dileggio, l’odio, l’aggressività e l’arroganza ai giornali squadristi e ai talk show arruolati al servizio delle destre.

Libdem è nata per unire, non per dividere. Unire significa avere il coraggio di superare i personalismi fra liberali e anche il coraggio di superare le diffidenze e l’ostilità verso i movimenti politici popolari e socialdemocratici. Abbiamo costruito insieme l’Italia e l’Europa di oggi, con tutti i loro difetti esempi di civiltà, libertà e qualità della vita.

LDE faccia la sua scelta per le elezioni europee subito, anche per non continuare senza chiarezza con altri mesi di stallo.

Se resteranno 3 o 2 partiti, è inevitabile che ognuno faccia le sue scelte.

Purtroppo.

Luigi Tardella

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