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Matteo Renzi annuncia il partito unico con Calenda: “Obiettivo europee 2024, ma poi riportiamo i riformisti al governo”

La lista Azione-Italia Viva andrà oltre la semplice federazione. Renzi lo annuncia ad un convegno promosso da Renew Europe: “Noi alternativi a Meloni, Pd e Cinque stelle’. Presente anche +Europa

Non una semplice federazione, ma un partito unico da costituire in vista delle europee del 2024. Matteo Renzi fissa l’orizzonte del cartello elettorale costruito
insieme a Carlo Calenda per le elezioni politiche del 2022. Un unico soggetto, dunque, che metta insieme Italia Viva, Azione e i liberal democratici sparsi tra il centrodestra e il centrosinistra.
L’obiettivo, del resto, è noto da tempo: pescare dalla galassia riformista per prosciugare il Pd e indebolire l’ala moderata della coalizione che sostiene il governo, Forza Italia in primis. “Da un lato c’è la destra della Meloni, che non è in grado di cambiare l’Europa e di governare lItalia, e dall’altra ci sono il Pd e i Cinque Stelle che fanno a gara a chi fa peggio.

Allora c’è uno spazio centrale per chi non vuole stare né con la Meloni né con i grillini populisti e neanche con il Pd”.Il leader di Iv parla da Milano, dove è in corso un appuntamento organizzato da Renew Europe, il partito del parlamento europeo, nato su spinta di Emmanuel
Macron. Presente anche Carlo Calenda, che a margine dell’evento rimarca l’impronta macroniana del progetto: il partito unico “nascerà non come la somma di Italia Viva e Azione, ma come un progetto aperto alle forze riformiste di centrosinistra e centrodestra”. Ed è proprio dal presidente francese – il quale in Francia ha ridotto all’osso i consensi dei socialisti –
che Renzi e Calenda intendono prendere l’ispirazione per consolidare la lista messa in piedi insieme durante la scorsa campagna elettorale. Non è un caso che l’incontro sia stato promosso da Sandro
Gozi, ex Pd poi passato a Iv e nel 2019 eletto al parlamento europeo nelle liste francesi del partito di Macron.

“Il nostro lavoro è chiaro che porterà al partito unico. Arriviamoci alle elezioni europee del 2024 determinati ad essere oltre la doppia cifra e la seconda delegazione di Renew europe al parlamento europeo”, scandisce Renzi. La road-map è tracciata. Il primo step consisterà nella scrittura di un manifesto dei valori e poi, entro settembre, l’assemblea costituente sigillerà il patto del
Terzo Polo per dare vita ufficialmente al soggetto. Il tutto – avverte Renzi – “senza farci prendere dalla ‘piddite delle regole” Il secondo passaggio coinciderà nel primo vero banco di prova elettorale: rimpolpare i ranghi della delegazione italiana a Bruxelles per mostrarsi competitivi. Il congresso arriverà dopo le europee.
Dopodiché – è l’orizzonte ideale dell’ex premier – nel 2027 il fine del partito sarà quello di riportare “al governo i riformisti”.

Della squadra farà parte anche + Europa, presente all’appuntamento di Milano con il segretario Benedetto Della Vedova: “Io credo che si debba, a partire da questo evento, puntare a costruire una lista forte, potente di liberal-democratici”. Parole che fanno pensare ad un ulteriore smarcamento degli ex radicali dal Partito democratico con cui avevano concorso alle
scorse politiche, declinando l’offerta
arrivata dai terzopolisti.

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