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IL PROGRAMMA: Per una spesa pubblica più efficace

La spesa pubblica in Italia deve essere più trasparente, efficiente e produttiva, investendo a sostegno della competitività del Paese.

 

La spesa pubblica in Italia è sempre stata al centro del dibattito politico, non solamente per le sue dimensioni colossali, ma spesso come oggetto di scandali.

La spesa pubblica italiana è tra le più alte in Europa rappresentando circa il 50% del PIL nel 2019 e quasi il 60% nel 2020, secondo i dati dell’OCSE. La sua efficacia è fondamentale per promuovere crescita economica e migliorare la qualità della vita dei cittadini. Tuttavia, uno dei principali problemi della spesa pubblica in Italia è rappresentato dall’elevato livello di sprechi e inefficienze. Sempre secondo uno studio dell’OCSE, solo nella sanità gli sprechi nella pubblica amministrazione italiana ammontano fino a 22 miliardi di euro, mentre gli sprechi totali fino a circa il 2% del PIL, un valore tra i più alti in UE.

La spesa pubblica in Italia deve essere più equa e trasparente.

Il denaro pubblico è stato utilizzato come strumento per il clientelismo politico e la corruzione, e non sempre per fornire servizi efficaci ai cittadini. Per ovviare questo problema, deve essere promossa una maggiore trasparenza. Potenziali soluzioni sarebbero una rendicontazione fruibile a tutti sul modello della piattaforma soldipubblici.gov, una maggiore responsabilizzazione dei funzionari pubblici e delle amministrazioni locali, e il ridisegno del sistema delle gare d’appalto come proposto dall’ANAC già nel 2020.

La spesa pubblica deve essere efficiente.

È importante promuovere una maggiore coordinazione tra le diverse amministrazioni e enti pubblici. L’utilizzo di tecnologie avanzate e la digitalizzazione può contribuire a ridurre i costi e migliorare la qualità dei servizi offerti. Secondo uno studio dell’Associazione italiana per l’informatica e il calcolo automatico (AIIC), l’adozione di tecnologie digitali nella pubblica amministrazione potrebbe generare un risparmio di oltre 10 miliardi di euro l’anno. È quindi importante promuovere una maggiore collaborazione tra le imprese e le amministrazioni pubbliche, al fine di favorire l’adozione di nuove tecnologie.

La spesa pubblica in Italia deve essere più produttiva.

Secondo uno studio ISTAT, il 60% dei finanziamenti pubblici destinati alle imprese in Italia non è finalizzato alla ricerca e sviluppo, ma a compensare i costi di produzione e a sostenere l’occupazione. Benché il sostegno all’occupazione e i contributi alle aziende, come il recente Decreto Legge “Caro Energia”, siano fondamentale per affrontare stati emergenziali nel breve termine, nel lungo rischiano di far sopravvivere aziende con modelli di business non sostenibili. Ancora peggio, queste aziende drenano risorse pubbliche ad aziende innovative che potrebbero a loro volta crescere e assorbire la forza lavoro delle prime. Il tema della rimodulazione della spesa pubblica è centrale per aumentarne la produttività. La Legge di Bilancio 2022 prevede che la percentuale di spesa pubblica destinata alla previdenza salirà dal 19.7% del 2010 ad oltre il 24% del 2024, con voci come Salute e Istruzione tra le più penalizzate.

In conclusione, l’importanza di una spesa pubblica più efficiente in Italia è fondamentale per garantire la competitività dell’economia e il benessere dei cittadini. Per raggiungere questo obiettivo, è necessario promuovere una maggiore trasparenza e responsabilità nella gestione delle risorse pubbliche, una migliore coordinazione tra le diverse amministrazioni e enti pubblici, e l’adozione di tecnologie innovative, accompagnate da una rimodulazione mirata ad una maggiore produttività delle risorse pubbliche. Solo così sarà possibile garantire una corretta allocazione delle risorse pubbliche e fornire servizi efficaci ai cittadini.

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